Cursillos di Cristianità

Benvenuti nel sito ufficiale dei Cursillos di Cristianità – diocesi di Padova


A Trento studio dell’ambiente…cursillos

Exif_JPEG_PICTUREOggi è terminata la Convivenza di Studio del Territorio 7. A Trento, presso il Santuario della Madonna delle Laste, si è rinnovata la gioia dell’incontro tra corsisti che man mano che passa il tempo diventa sempre più tra amici. Il nostro legame matura da “dovere” a “piacere”, da “responsabile corsista” ad “amico”, proporzionalmente al nostro progredire nel cammino a mano del Signore.

Tema di Studio della Convivenza è stata la Nuova Edizione delle Idee Fondamentali. Abbiamo ascoltato interessanti e qualificate relazioni, ci siamo confrontati in gruppo. Senza ripetere i contenuti (per i testi rivolgersi ai propri Coordinatori Diocesani) qui vogliamo sottolineare un concetto: la riscoperta della bellezza e dell’importanza della responsabilità, dell’essere dirigentes. Per attuare ciò si impone lo studio serio e approfondito dell’ambiente Movimento Cursillos de Cristianidad come proposto nelle Nuove Idee Fondamentali, cioè:

  • ristabilendo la verità storica;
  • riconoscendo l’essenza del Carisma;
  • impostando la mentalità;
  • riscoprendo la finalità iniziale;
  • ripristinando le strategie;
  • migliorando la purezza del metodo;
  • ristabilendo i destinatari;
  • riattivando la tecnica;
  • rafforzando l’autorità.

E concludiamo questo articolo con l’ultimo passaggio ascoltato:

Perché il Mcc sia quello per cui è stato voluto, ha bisogno di responsabili:

  • convinti del valore del movimento
  • che incarnino il carisma
  • che conoscano: mentalità, finalità, strategia, metodo e lo facciano proprio
  • impegnati a tempo pieno
  • coerenti con le Idee e le indicazioni dei responsabili territoriali, nazionali, mondiali

Il Cursillo non deve essere un optional: “se ho tempo e sono libero partecipo…”. E’ necessario individuare sorelle e fratelli – laici e sacerdoti – che desiderano operare nel movimento e per il movimento … chi è poco impegnato e può essere un trascinatore, una volta convertito a Cristo. Penso non ci siano tante alternative; il Mcc è tutt’ora un valido strumento, che però deve essere usato nel modo giusto.

Nel Secondo Incontro Mondiale del Mcc nel 1970 si è affermato che:

Il Mcc sarà quello che sono i suoi dirigenti


Ma cosa si aspetta?!

udienza cursillos 2015

A chi frequenta, ma anche a chi è transitato solo per “tre giorni”, serve ricordare il perché “dell’essere capitati” al Cursillo.

Ci aiutano le parole che l’Animatore dell’Organismo Mondiale dei Cursillos di Cristianità ci ha detto l’ 1 maggio 2015 nella Basilica di San Paolo:

«… il Papa … ci ha anche detto che non possiamo mettere “gabbie” allo Spirito Santo, perché passa attraverso noi per trovare risposte creative alle grandi sfide del mondo.

Mi spiace ma ora vi dirò delle parole abbastanza dure: noi non abbiamo vissuto l’esperienza del Cursillo per diventare semplicemente delle brave persone, né per ridurre la nostra azione alla partecipazione ai sacramenti o più semplicemente per diventare aiutanti del nostro parroco.

Gesù Cristo non ci ha chiamato ad un Cursillo per essere degli “impiegati” della Chiesa, ma per essere messaggeri della gioia del Vangelo attraverso la nostra testimonianza di fede, della nostra ricerca della santità nella normalità della nostra vita. Nel nostro mondo. Nella nostra Europa!

Questo è quello che Gesù Cristo si aspetta da noi!

Vuole che siamo suoi messaggeri per tutti… tutti!

E quando dico tutti, voglio dire tutti!

I più sfavoriti, i più fragili e, soprattutto, i più poveri tra i poveri: quelli che non hanno Dio nella propria vita, perché si sono allontanati da Lui, i lontani da Dio, non hanno nulla! Non hanno niente! I lontani da Dio sono la nostra periferia! E’ per questo che siamo chiamati a trasmettere l’amore che Cristo ha per noi. Per tutti noi!

Abbiamo bisogno di saper essere la Chiesa dei nostri giorni e per i nostri giorni. Impariamo ad essere Chiesa per le donne e per gli uomini d’oggi! Ora! Qui!»


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dal 14 al 17 aprile 2016 presso Istituto Emiliani – Fognano (Ra)

Il Cursillo Responsabili è il luogo nazionale per formarci e approfondire il Carisma Fondazionale, luogo per incontrare fratelli e sorelle di altre diocesi, arricchirci delle loro esperienze e dell’amicizia dono della Sua presenza.

ISCRIZIONI CHIUSE … MA NON FAR MANCARE LA TUA PRESENZA DI PREGHIERA, L’INTENDENZA, INVIALA !


matisse

Che bello avvicinarsi ad una tavola imbandita con cura: ciascuno può cogliere sapori, colori e scoprire, perché no, nuovi profumi e amici.

Il Movimento dei Cursillos offre, periodicamente, opportunità per approfondire il Carisma e per creare momenti di incontro, conoscenza e condivisione. La “tavola nazionale” è sempre pronta!

Recentemente abbiamo vissuto la Convivenza Nazionale di Studio Presbiterale.

Di seguito il link degli atti della Convivenza: interventi, testimonianze e i rollos degli ospiti padre Toni Vadell e Loren Marian di Palma di Mallorca. Clicca qui.

Non ci resta che assaggiare, saziare un poco di fame, cogliere nuove sfumature decolores e ringraziare chi ha generosamente offerto e preparato. Con gioia, ULTREYA


Sempre con noi, più che mai!

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7° anniversario

Con grande gioia annunciamo che giovedì 5 febbraio 2015 il vescovo di Mallorca ha promulgato il primo atto dell’istruttoria diocesana per la causa di beatificazione e santificazione del nostro Fondatore Eduardo Bonnin Aguilò.


In attesa dell’Ultreya Europea

ue_6755qvr3Il giorno 4 agosto 2000 Papa Giovanni Paolo II ha celebrato con noi la Terza Ultreya Mondiale. Dal suo discorso abbiamo estratto:

 “La vostra presenza, tanto varia e vivace, ha testimoniato che il piccolo seme piantato in Spagna da più di 50 anni, è diventato un grande albero ricco di frutti dello Spirito… Inoltre, rimane una risposta positiva ad una domanda del mio venerato predecessore Papa Paolo VI, nella Prima Ultreya Mondiale a Roma: Il Vangelo può ancora conquistare un uomo adulto … 

Mi unisco volentieri a voi nel rendere grazie al Signore per quanto ha fatto e continua a fare nella Chiesa attraverso il Cursillo … Sforzatevi di mettere in evidenza ancora una volta la bellezza delle prime comunità cristiane, che hanno fatto dire con ammirazione  ai pagani; guardate come si amano … coraggio, Ultreya, Avanti, ve lo ripete oggi il successore di Pietro “.

Subito dopo, in risposta al Papa, Eduardo tra le altre cose disse:

  “Il Cristo del Vangelo, quello che la Chiesa ci presenta è stata la nostra bussola, la nostra motivazione e la costante guida. Questo è l’obiettivo del nostro Movimento: permettere alle persone di incontrare Cristo, per crescere e svilupparsi attraverso la grazia vissuta in maniera consapevole, profonda e contagiosa …

Il Cursillo è la migliore notizia che Dio ci ama, comunicata attraverso i mezzo più umano che è l’amicizia, indirizzata al meglio di ognuno, che  è il suo essere persona…

Tutto questo rimanendo laici, perché abbiamo capito che il più laico del laico, quello che costituisce la più vera sostanzialità della sua laicità, è il fatto di dover vivere fuori nel mondo dove i valori veri sono sconosciuti, svalutati o non apprezzati. “


DSC_0639“Mi piace rimarcare che il tipo di comunità di cui oggi ha bisogno il mondo, e quindi anche la stessa Chiesa, deve essere incentrata ed aggregata dalla gratuità, dall’interesse totalmente disinteressato; bisogna prendere sul serio le persone, una per una, per quello che sono, per il semplice fatto di essere persone, non per quello che possiedono, né per quello che sanno, e tantomeno per il loro potere, e neppure per la collaborazione che possono dare alla Chiesa, poiché tutto questo impedisce che possa essere resa trasparente, con la massima diafanìa, la tenerezza di Dio in quanto il senso della realtà coincide con il senso del Vangelo, che è l’amore.” 

Tratto dall’intervento di Eduardo Bonnín all’Assemblea Generale del Pontificio Consiglio per i Laici. Roma, 21-23 di settembre 2006.


L’ULTREYA NELL’AMBITO DELL’OPERA DEI CURSILLOS – ultima parte

0001Wv(segue dall’articolo precedente)

Con questo intervento termina la pubblicazione della Relazione di Eduardo Bonnin alla Riunione dei Dirigenti della II Ultreya Nazionale di Spagna, Santiago de Compostela – 29-30 giugno 1965

L’incubo del numero

L’Ultreya è stata pensata per tutti. In essa trova posto l’operaio e l’intellettuale, il medico e l’impiegato, l’idraulico e il contadino. Per quanti siano, non si sentiranno mai una massa anonima, perché si sanno in amicizia con Dio e con molti fratelli, che di giorno in giorno si vanno conoscendo e comprendendo sempre meglio. Ritrovarsi in questo modo anziché massificare, personalizza.

Non esiste nessun numero critico arrivati al quale la comunità si disgrega per ridursi a massa anonima, purché vi sia sempre sincerità, convinzione, naturalezza, coraggio. Tutto questo crea un ambiente nel quale si vive la verità e della Verità. Occorrono soltanto alcuni Dirigenti che la vivano e si impegnino a fondo perché questa vita arrivi ad essere vissuta da tutti.

Così per la Grazia di Dio, chiesta con la preghiera ed il sacrificio, emerge il bene che sta in tutti: la fede e la preghiera si fanno naturalmente soprannaturali e soprannaturalmente naturali.

Dice Häring che si debbono evitare manifestazioni di massa, finché non si abbia la certezza che quanti vi partecipino siano formati tanto da avere “un incontro personale con Dio nella solitudine della preghiera e nella propria determinazione morale”; però una volta assicurato questo requisito, parla e propone di “risvegliare la consapevolezza della dignità di persona davanti a Dio, e formare autentiche comunità, piene di carità personale e di vera disposizione ad assumere reciproche responsabilità tra i suoi membri”.

Si usa oggi, negli aeroporti, omaggiare con solennità il milionesimo passeggero in transito; si tratta di un motivo di richiamo che provoca una  maggiore affluenza in modo che per qualcuno possa costituire un incentivo per decidersi a viaggiare. Allo stesso modo, anche se si tratta di un ambito del tutto differente, vi sono persone che non parteciperanno all’Ultreya fino a quando i suoi partecipanti non saranno arrivati, a seconda dell’entità della popolazione, a cinquanta, duecento,  cinquecento o mille.

Un gruppo vivo ed affiatato

Non è difficile rendersi conto del molto bene che può provenire dal fatto che esista, in una località, una unità viva di pensiero, di volontà, di azione, costituita da un gruppo unito e responsabilizzato che funga da punto di riferimento e rappresenti la via perché gli altri continuino a pellegrinare con Cristo nella vita, attraverso una convivenza settimanale pensata, strutturata e pianificata  per renderla possibile e semplice.

Non è che debbano essere molti; devono essere quelli che sono. Per quanti essi siano, la gioia di essere in molti sarà limitata dalla santa inquietudine di non essere ancora tutti.

Creduto, cercato e vissuto, il Fondamento Cristiano provoca, per la via più semplice e normale un’ondata espansiva di impressionante evidenza, che esplica la sua azione non solo sugli uomini di buona volontà, ma anche su quelli che, non conoscendo la Verità, hanno volontà meno buona. E’ qualcosa che unisce gli uomini nell’intimo e fa loro sentire un impulso nuovo ad essere migliori. Qualcosa che somiglia all’effetto che produce nell’animo la notte di Natale o avvenimenti quali la morte di Papa Giovanni o l’assassinio di Kennedy.

Se partiamo dagli identici principi e li applichiamo puntando all’identico obiettivo, faremo sì che il Signore possa contare su di una rete di Ultreyas vive e sulla stessa lunghezza d’onda, che verrà a costituire  un’ampia autostrada per l”essere” ed il “fare” cristiano nel mondo.

Con l’unico scopo e l’espressa intenzione che serva a tutti per andare incrementando la fame di Dio e non perché qualcuno – con la migliore delle intenzioni – si metta sulla stessa strada ad offrire tramezzini per calmarla, intralciando con questo il passo di coloro che, nel procedere “andando forte”, risveglieranno in tutti i battezzati l’ansia, il piacere e l’avventura di “PELLEGRINARE CON CRISTO VERSO IL PADRE, SOSPINTI DALLO SPIRITO SANTO, AIUTATI DA MARIA, PORTANDO CON SE TUTTI I FRATELLI”. Ultreya!